Penetrometro statico

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Disponiamo di un penetrometro statico da 200 kN, montato su carro cingolato, con il quale si possono eseguire, vista la rilevante energia di spinta, prove  fino  ad elevata profondità.

La prova penetrometrica statica CPT consiste nell’infiggere nel terreno una punta conica misurando separatamente, ma con continuità, lo sforzo necessario per la penetrazione della punta e l’adesione terreno-acciaio di un manicotto posto al di sopra della punta stessa.

E’ la prova in situ più probante per l’identificazione della natura dei terreni e per la definizione   delle   caratteristiche geotecniche di terreni fini, coerenti ed incoerenti.

Secondo le raccomandazioni dell’Associazione Geotecnica Italiana (A.G.I. 1977) dalla interpretazione della   prova statica si ottiene:

  • Caratterizzazione litologica delle unità stratigrafiche;
  • Parametri geotecnici ricavati dai valori di resistenza alla punta (Rp) e resistenza laterale (Rl);
  • Capacità portante di fondazioni superficiali e profonde;
  • Stima dei cedimenti.

E’ una prova in situ estremamente valida ed economica che permette di analizzare l’omogeneità del sottosuolo e di individuare con continuità lo stato di addensamento del sottosuolo.

Inoltre, coassialmente al foro di prova si possono eseguire sondaggi   continui con carotiere a   coclea e prelievi di campioni di f = 60 mm.